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Approfondimento
MIDI
|
Musical
Instrument Digital Interface |
interfaccia
digitale per gli strumenti musicali |
Un
protocollo standard per scambiare informazioni musicali tra strumenti, computer e
sintetizzatori (dispositivi elettronici che simulano il funzionamento di vari strumenti
musicali). Anziché trasmettere voluminosi file contenenti un campionamento del suono che
si vuole riprodurre o che si vuole registrare, il computer si limita a scambiare comandi
lunghi pochi byte che definiscono la nota in tutti i suoi attributi primari: altezza,
volume, durata, modalità di esecuzione (ad esempio vibrato) e tipo di strumento che la
produce. La codifica MIDI definisce anche i vari bottoni, pedali e quadranti di
regolazione che esistono sui sintetizzatori. Il collegamento fisico è composto da un cavo simile a quello seriale e ciascun canale MIDI presente sul sintetizzatore corrisponde a uno strumento, o "voce", differente. Si possono programmare diversi canali contemporaneamente per ottenere un effetto orchestrale. Uno degli impieghi più comuni del protocollo e dell'interfaccia MIDI è la sincronizzazione delle note prodotte su diversi sintetizzatori, ma vengono anche usati per registrare su computer in forma compatta intere sessioni musicali per poi riprodurle come nell'originale oppure modificarle con appositi programmi di editing (basta cambiare il contenuto dei comandi per mutare l'effetto sonoro risultante). Ad esempio alterando la temporizzazione registrata nel file MIDI si modifica il ritmo del brano. Si può eseguire la trasposizione automatica di un brano da una nota chiave all'altra (ad esempio da LA maggiore a DO maggiore). I programmi di editing convertono anche i comandi MIDI in una notazione musicale su pentagramma da rappresentare a video o da stampare su carta. Adottato dall'industria musicale nel 1983, questo standard aveva inizialmente lo scopo di permettere la riproduzione dello stesso brano su sintetizzatori diversi e oggi viene supportato dalla maggior parte dei sintetizzatori e delle tastiere elettroniche, oltre che da diversi strumenti convenzionali. |
WAV
|
Un
formato per registrare file audio su personal computer sviluppata congiuntamente da
Microsoft e IBM. Costituisce l'estensione che identifica i file audio registrati nel
formato nativo di Windows 95. Il suono può essere monofonico oppure stereofonico e può
essere campionato a 8 oppure a 16 bit con frequenze di campionamento anch'esse variabili:
11025 Hz, 22050 Hz e 44100 Hz. La qualità migliore si ottiene a 16 bit con la massima
frequenza di campionamento, anche se in tali condizioni si ottiene anche la massima
occupazione del corrispondente file registrato su disco. MPEG e MP3 MPEG (Motion Pictures Expert Group) è il nome di un gruppo di lavoro dell'ISO - il maggiore organismo mondiale di standardizzazione - che si occupa di produrre standard per la codifica di audio e video, e, per estensione, è anche il nome degli standard da esso prodotti.Scopo della codifica audio-video è essenzialmente quello di comprimere il segnale prodotto dalla digitalizzazione di un'immagine o di un brano sonoro, permettendo di trasmetterlo e riprodurlo col miglior rapporto possibile tra qualità e dimensioni del file (o velocità di trasmissione richiesta per la spedizione dei dati dalla sorgente all'utente). In questo modo, diventa più semplice ed economico fornire servizi multimediali sulle reti di telecomunicazioni e distribuire audio e video in forma digitale. Esistono tre diversi standard MPEG:
La codifica MPEG si basa in gran parte sulla tecnica delle trasformate spaziali: l'immagine viene divisa in blocchetti, e di ogni blocchetto viene calcolato lo spettro in termini di variazione delle componenti dell'immagine nello spazio: poichè tipicamente pixel vicini hanno colori molto simili, si riesce a buttar via una parte dei dati - quelli relativi alle forti variazioni di colore - senza perdere molto in qualità. Esistono poi altre tecniche: ad esempio, i vari fotogrammi di un filmato possono essere trasmessi interamente (i cosiddetti frame I), ma anche essere trasmessi come differenza rispetto al fotogramma precedente (frame P) o come differenza rispetto all'interpolazione lineare tra il fotogramma precedente e il successivo (frame B): in generale, le differenze hanno un valore molto piccolo, il che permette di trasmetterle bene utilizzando pochi bit. In questo modo, si ottiene un flusso di dati estremamente compresso, che può essere anche salvato in un file (tipicamente distinto dall'estensione .MPG) e riprodotto in seguito. MP2-MP3 Per quanto riguarda l'audio, normalmente si sfruttano le caratteristiche dell'orecchio umano, e in particolare la sua incapacità di sentire suoni deboli se vicino ad essi, in frequenza o nel tempo, vi è un suono molto forte, per eliminare una parte dei dati da trasmettere. La codifica dell'audio è distinta in livelli (layer); sono abbastanza diffusi i file audio MPEG Layer 2 (normalmente con estensione .MP2), e hanno conosciuto recentemente una grande diffusione i file audio MPEG Layer 3 (.MP3); questi ultimi file garantiscono, rispetto a formati largamente diffusi come i .WAV, una compressione anche di 10 - 15 volte senza una significativa perdita di qualità: un brano musicale di tre minuti può essere tranquillamente ridotto fino a stare su un normale dischetto. Sia i file MPEG video che i file MPEG audio necessitano, per essere riprodotti, di appositi programmi, che sono normalmente reperibili in rete. Per scaricare/installare gratuitamente il miglior lettore plug-in per i
file di tipo MP2-3 vedere il sito Nullsoft: Per informazioni su MP3 vedi: www.mp3.com REAL AUDIO/VIDEO Tecnologia che permette di visionare/ascoltare in tempo reale video e audio. |